Il fascino del Brunello e il segreto del suo successo

Il Brunello ed il Rosso di Montalcino vantano più di 300 produttori di uva, oltre 270 cantine e ancora più imbottigliatori. In un Comune di neppure 6.000 abitanti è una densità incredibile, un amante del vino potrebbe spendere mesi visitandole e non riuscire neppure a vederle tutte! Il Comune e la sua popolazione sono intrise di storia e tradizioni ma, incredibilmente, solo poche aziende vinicole esistono da più di un secolo. Perché? Perché Montalcino è un incredibile insieme di opposti, un ossimoro vitale.

Per secoli Montalcino è vissuto a cavallo di una strada importante, e questo ne ha forgiato la mentalità di “porto di terra”; traffici, commerci e mescolanze qui sono sempre state di casa, insieme con la prudenza e la ruvidezza della campagna. E così la nostra comunità si è evoluta con un forte legame con il territorio, tradizionale ma anche innovativa ed aperta. La competizione è forte e il ricambio è veloce, e questo crea spazio per i giovani. Così produciamo il vino più storico e più immutabile d’Italia e ci siamo battuti per mantenerlo invariato, ma lo facciamo con le attrezzature più innovative. Siamo aperti ad ogni nuova tecnologia, ma mantenendo assolutamente fermo il Sangiovese, l’affinamento a Montalcino e in legno e i sapori del Brunello. I giovani produttori hanno a volte cognomi tedeschi, americani o francesi ma sono orgogliosamente montalcinesi. Montalcino è un ossimoro vitale in continua evoluzione, che coglie sempre il nuovo rimanendo se stesso. E forse questo è il segreto del suo fascino e del suo successo.